Sì, accetto i cookie per avere la migliore esperienza possibile su questo sito web.

  • slide1.jpg
  • slide2.jpg

Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice ieri alla 21.esima edizione dell’Ex tempore di Grisignana, manifestazione che anche quest’anno ha attirato numerosi artisti, appassionati d’arte e turisti nell’affascinante borgo medievale dell’Alto Buiese. Una vera e propria “piccola Europa artistica”, come l’ha definita il sindaco Claudio Stocovaz, in quanto vi hanno preso parte, come da tradizione, artisti provenienti da diversi Paesi e appartenenti a diverse etnie.

Alla manifestazione, organizzata dall’UI-UPT, dal Comune e dalla CI di Grisignana con il contributo del Consiglio delle minoranze, hanno aderito 425 autori con 625 tele timbrate, di cui ne sono state riconsegnate 492.
L’arduo compito di scegliere le opere migliori è spettato al critico d’arte e presidente della giuria Ludovico Pratesi, al critico d’arte Renzo Grigolon, al gallerista e storico del cinema Marco Puntin, alla critica d’arte Lorella Limoncin Toth, alla curatrice delle Gallerie costiere di Pirano Maida Boseglav Japelj, e al critico d’arte e scultore Eugen Borkovsky.
Il primo premio, del valore di 2.500 euro, è stato assegnato a Bojan Šumonja di Pola per l’opera “Figlio del Tiepolo”, con la motivazione: “Per la forza espressiva del soggetto, la qualità della tecnica e la sottile ironia dell’immagine, la cui ambiguità può essere interpretata in modi diversi ma sempre efficaci”. È intitolata “Block 1” l’opera di Nicola Tomasi di Gorizia, insignito del secondo premio (1.500 euro) con la motivazione: “La scena rappresentata nel dittico fa riferimento alla dimensione anonima ma poetica della vita quotidiana, che l’artista interpreta in maniera sottile e sospesa nel tempo”. A Saša Kosanović di Zagabria è stato assegnato invece il terzo premio (mille euro) per il lavoro “Smrt fašizma” (La morte del fascismo). La motivazione recita: “L’immagine fotografica, che riprende una realtà comune in tutta l’Istria, sottolinea una capacità di prendere ispirazione dal passato per raccontare le contraddizioni della storia”.
Il premio Città di Grisignana (mille euro) è stato conferito a Jasna Šikanja di Laurana per l’opera “Senza titolo”. Il primo premio sponsor della Ditta Vallis di Pisino e della Ditta SAF di Trieste (mille euro) è stato assegnato a Nataša Bezić di Buie per l’opera “Odmor” (Riposo), mentre il secondo premio sponsor, che consiste nella realizzazione di una mostra personale alla Galleria Fonticus di Grisignana, è andato a Renata Pentek Šimoković di Fiume per il lavoro “Istra new ambient”.
“Le ventuno edizioni dell’Ex tempore sono state uno strumento che ha portato la cittadina di Grisignana a questi livelli e sono orgoglioso di dirigere uno strumento che ha reso possibile simili traguardi”, ha dichiarato il presidente dell’UPT, Fabrizio Somma, nell’ambito della cerimonia di consegna dei premi. Il presidente dell’UI Furio Radin ha constatato invece che l’Ex tempore di Grisignana quest’anno è diventata maggiorenne. “Per noi è un onore organizzarla. Il pensiero creativo si chiama pensiero divergente e per me è un onore avere qui con noi tante persone divergenti”, ha concluso Radin.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, il presidente della Giunta esecutiva dell’UI, Maurizio Tremul, la vicepresidente della Regione Istriana, Giuseppina Rajko, e il presidente della CI di Grisignana, Mauro Gorjan.

Helena Labus Bačić

Sorgente articolo: La Voce del Popolo - Lunedì, 29 Settembre 2014

 

È stato quasi come se le tante anime dell'Istria si fossero ricomposte a Piemonte d'Istria in un simbolico ritorno-incontro di italiani, istriani esuli e rimasti. Chi in pulman organizzato, chi singolarmente, da tutte le parti della penisola, da Trieste e dintorni, da altre parti d'Italia, persino da Roma... Nessuno ha voluto mancare all'appuntamento di ieri sera a Piemonte d'Istria, il borgo fantasma che si è ripopolato per l'occasione. A fare da catalizzatore, ancora una volta, Simone Cristicchi, in un'operazione che continua, anzi va oltre "Magazzino 18", assume una nuova valenza. Anche perché nasce da un'idea maturata insieme da "uno di là" e da "uno di qua". I confini ormai non ci sono più, nulla dovrebbe ostacolare la comunanza, per il bene e il futuro della Patria comune. "Tornar. Una notte a Piemonte d'Istria", il genio riccioluto romano ha colpito ancora una volta. È stato lui, l'ex archivista Persichetti, che dopo le sedie delle masserizie lasciate al Porto Vecchio di Trieste ha fatto parlare le pietre, le macerie di Piemonte d'Istria, luogo simbolo dell'esodo. Cristicchi ha infatti dato il la a "cinque personaggi in cerca d'autore", cinque personaggi - ma ce ne sono tanti altri che desiderano imbarcarsi un quest'avventura -, ossia i promotori dell'evento particolare che si è consumato, ma non esaurito, ieri. Sul palco Franco Biloslavo, segretario della Comunità di Piemonte d'Istria, il presidente dell'Associazione delle Comunità degli Istriani di Trieste, Manuele Braico, il sindaco di Grisignana, Claudio Stocovac, il presidente della Comunità degli Italiani di Grisignana, Mauro Gorjan, e il presidente dell'Università Popolare di Trieste, Fabrizio Somma.

In prima fila, alcuni testimoni della storia di questo borgo rimasto senz'anima sessant'anni fa e uno degli abitanti più vecchi del posto, come Vincenzo Chersicla. Tanti gli ospiti istituzionali, tra cui la vicepresidente della Regione Istriana, Giuseppina Rajko, il presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Antonio Ballarin, rappresentanti della Federesuli, di varie Comunità dell'associazionismo degli esuli e di Comunità di Italiani del territorio, il presidente della Giunta esecutiva dell'Unione Italiana, Maurizio Tremul, Antonella Grimm, assessore alla Scuola, Università e Ricerca del Comune di Trieste, a nome del sindaco Roberto Cosolini, la vicesindaco della Città di Buie, Arijana Brajko, uomini di cultura... Un'adesione massiccia, molto sentita, per una manifestazione che "apre le porte" al ritorno e alla rivitalizzazione delle cittadine dell'Istria spopolate dall'esodo... Un primo passo per la rinascita di Piemonte d'Istria è stato fatto, attraverso l'arte e i valori che questa trasmette e veicola.

Momento attesissimo, pregno di emozioni, preceduto dalla mostra fotografica, che attraverso 30 fotografie, racconta il tessuto sociale e le relazioni del paese, grossomodo dal 1943 al 1963, e dalle canzoni tradizionali istriane eseguite dal Coro della Comunità degli Italiani di Momiano, diretto da Davide Circota, e dal Coro delle Comunità Istriane, diretto da David De Paoli Paulovich. Un intermezzo poetico, i versi dell'artista polese trapiantato a Buie, Claudio Ugussi, che ha dedicato una sua composizione a Piemonte d'Istria, "Anfore del silenzio".

Poi, sullo sfondo, il campanile illuminato, Cristicchi e il suo-nostro concetto di tornare, come recupero della memoria, delle radici, della vita, riaproppiazione di un'eredità antica per costruire un futuro: "Tornar, sulla strada tornar, non vuol dire nostalgia o rincorrere la chimera... per una volta ancor la vita tornerà, tornerà per una notte ancor...", canta Cristicchi in questo spettacolo-musical che scorre tra storia, sentimenti, ricordi, testimonianze e note, in un rimando continuo tra quello che era il passato, anche glorioso se si vuole - immaginate l'imperatore Francesco Giuseppe a circolare da quelle parti e, rivolto ai contadini, dire "Piantate patate, così non avrete mai fame" - della cittadina e il triste presente, il tutto intercalato da aneddoti, leggende, fatti veri... Attingendo dal bagaglio di ricordi che Franco Biloslavo ha ricucito e che diventeranno presto libro.

Ilaria Rocchi

Sorgente articolo: La Voce del Popolo - Lunedì, 22 Settembre 2014